Timeline
2014 Un gruppo americano espande, in vitro, l’alfabeto genetico.
2013 Viene creato il primo occhio bionico negli Usa.
2012 Un team internazionale pubblica una bozza del genoma del grano.
2011 Vengono condotti esperimenti sull’uomo per sviluppare un vaccino contro la malaria con risultati positivi. Gli scienziati biotecnologici europei lanciano un test clinico di un farmaco biotech anti-hiv prodotto usando del tabacco geneticamente modificato.
2009 Un team canadese sviluppa un microchip con componenti nanometriche per individuare marcatori chimici per il cancro. Viene “coltivato” il vaccino contro il virus dell’influenza aviaria in piante di tabacco.
2007 Viene approvato il primo vaccino contro il Papillomavirus umano.
2003 Viene completato il progetto genoma umano; viene sequenziato il genoma del virus Sars.
1997 “Nasce” la pecora Dolly, il primo animale clonato. L’Unesco riconosce il genoma umano come Patrimonio dell’umanità che deve essere salvaguardato dalla manipolazione inappropriata.
1986 Per la prima volta negli Usa, le prime piante (di tabacco) geneticamente modificate vengono fatte crescere all’aperto nei campi.
1984 Viene scoperta l’impronta genetica.
1982 Viene sviluppato il primo vaccino da dna ricombinante per uso animale.
1977 Il batterio E. coli viene usato per produrre l’insulina umana.
1973 Viene sviluppata la tecnologia del dna ricombinante.
1971 Viene ottenuta la prima sintesi completa di un gene. Primo dna ottenuto da geni provenienti da diversi organismi.
1970 Normal Borlaug diventa il primo coltivatore di piante a vincere un premio Nobel. Inizia la produzione verde nel mondo dell’agricoltura.
1968 Viene decifrato il codice genetico dei 20 amminoacidi.
1962 Viene scoperta la struttura “a doppia elica” del dna.
1961 Viene scoperto il “filamento stampo” Rna messaggero
1958 Il dna viene prodotto in vitro per la prima volta.
1941 Viene coniato il termine “ingegneria genetica”: una tecnica che consiste nel trasferimento di una determinata porzione di materiale genetico da un organismo all’altro.
1928 Vengono scoperte le caratteristiche antibiotiche della pennicillina.
1922 Viene scoperta l’insulina come trattamento per il diabete.
1885 Viene scoperto da Pasteur il vaccino contro la rabbia.
1870 - 1910 Il padre del miglioramento genetico vegetale Luther Burbank sviluppa più di 800 nuovi ceppi di frutta, verdura e fiori.
1865 Gregor Mendel pubblica una descrizione delle regole che determinano come i tratti ereditari siano trasmessi alla progene: è la fondazione della genetica moderna.
1861 Il chimico francese Louis Pasteur sviluppa la pastorizzazione.
1859 Viene pubblicato “L’origine della specie”, pietra miliare di Charles Darwin.
1855 Viene scoperto il batterio di Escherichia coli.
1839 - 1855 Viene riconosciuto ufficialmente che tutti gli organismi sono costituiti da cellule.
1838 Il chimico svedese Jöns Jacob Berzelius scopre le proteine.
1833 Viene scoperto e isolato il primo enzima.
1796 Viene scoperto il primo vaccino contro il vaiolo.
1675 Antonij Van Leeuwenhoek scopre i batteri.
1663 Robert Hooke scopre l’esistenza delle cellule.
1590 Zacharias Janssen inventa il microscopio.
300 a.C. I greci sviluppano tecniche di innesto per la coltivazione selettiva delle piante.
500 a.C. In Cina, grumi ammuffiti di semi di soia rappresentano il primo antibiotico, usato per il trattamento di infezioni e malattie.
2000 a.C. Gli egiziani e i sumeri imparano a produrre birra e formaggi.
4000 a.C. Gli egiziani sono maestri nell’arte della produzione di vino.
8000 a.C. Prime forme di biotecnologia: l’uomo comincia a scegliere le colture e a incrociare il bestiame per addomesticarlo. La patate sono il primo alimento coltivato.
Oggi le tecniche più evolute consentono il trasferimento di geni all’interno della stessa specie (cisgeni) o fra specie diverse (transgeni). Gli organismi che ne derivano si chiamano organismi geneticamente modificati – Ogm. Si tratta di tecniche evolute perché non trasferiscono geni in modo “cieco” (come accade nelle tecniche di miglioramento genetico tradizionali basate su incrocio e successiva selezione) ma prevedono il trasferimento mirato e selettivo dei geni “utili”.
Il dibattito sulle biotecnologie si inserisce nel più ampio dibattito sulle prospettive dell’umanità. Scrive a questo proposito Luca Masotto nel suo articolo “Quale bio per l’agricoltura di domani?”: “la ricerca in campo biotecnologico è importante per raggiungere incrementi di produttività soprattutto nelle aree dove gli eventi climatici avversi di verificano con l’intensità maggiore” (fonte: Biotecnologie per tutti, febbraio 2012). Le innovazioni introdotte potrebbero quindi avere un’influenza positiva soprattutto sulla vita di quelle persone che vivono in condizione di povertà e rischiano la sottonutrizione.
Biodiversità:
un tesoro
di germoplasma*
*Il corredo genetico di una specie
L’agricoltura coltiva in svariati modi le piante presenti nei diversi ecosistemi.
La biodiversità, cioè la diversità degli organismi viventi sui tre livelli (all’interno delle specie, tra le specie e degli ecosistemi), è alla base di qualsiasi attività agricola.
Agrotecniche
Secondo la FAO, circa 7.000 specie di piante sono state coltivate dagli essere umani che da nomadi si trasformarono in stanziali avviando una vera e propria attività agricola.
Tuttavia, oggi, solo 30 colture forniscono circa il 90% del fabbisogno energetico alimentare della popolazione mondiale; tra queste, il grano, il riso e il mais ne forniscono da soli circa la metà. Stiamo assistendo da alcuni decenni a un massiccio fenomeno di erosione genetica: le specie e le varietà tradizionali meno produttive con il loro patrimonio genetico vengono abbandonati.
A fronte del costante processo di verifica e revisione a cui sono sottoposti i mezzi chimici utilizzabili in agricoltura (e alla conseguente esclusione di molte molecole) e per soddisfare le esigenze alimentari di 9.5 miliardi di abitanti, sarà necessaria una nuova rivoluzione verde soprattutto nei settori della genetica e delle agrotecniche, che aumenti la produzione agricola, preservando contemporaneamente la biodiversità, difendendo i suoli dall’erosione e dalla perdita di fertilità, rendendo l’agricoltura meno esposta alla variabilità del clima. La conservazione della biodiversità passa inevitabilmente dalla salvaguardia delle risorse genetiche esistenti, ma è innovandole, anche attraverso lo sviluppo di biotecnologie alternative, che la ricerca e l’industria sementiera saranno in grado di far fronte alle sfide del futuro.
OGM
Gli OGM, che trovano moltissime applicazioni agroalimentari, possono dimostrarsi potenti alleati della biodiversità, rivitalizzando varietà vegetali duramente attaccate da virosi o insetti. Per espeio, esistono OGM resistenti agli insetti dannosi (ottenuti inserendo il gene che codifica la proteina naturale a effetto insetticida prodotta da un batterio); altri OGM consentono di utilizzare diserbanti a bassa tossicità e facilmente biodegradabili e permettono di applicare metodi di coltivazioni con ridotte lavorazioni, cioè con un minore impatto sull’ambiente e con una forte riduzione dei costi.
Per saperne di più www.assobiotec.it