Allevamento
La tutela della salute animale è la  preoccupazione centrale degli allevatori, tra considerazioni etiche ed esigenze di igiene pubblica.
1. Salvaguardia della salute animale
Quali misure svilupperà la chimica  per coniugare benessere animale e produttività?

2.Sicurezza dei consumatori
Quale ruolo giocherà la chimica nella gestione dei rischi collegati agli animali?
La filiera produttiva
Dov'è la chimica
Inizia il tuo viaggio
per scoprire che cosa c'è di chimico
nella filiera agroalimentare
Disinfezione
La disinfezione degli ambienti è necessaria per controllare l'accumulo e la dispersione dei microorganismi che provocano malattie.
Facciamo una diagnosi all'ambiente
Tracciabilità
Gli animali sono registrati in anagrafi nazionali, per garantire un sistema di sorveglianza epidemiologica e della gestione della sanità animale e sicurezza alimentare.
Una carta d'identità... auricolare
Farmaci veterinari
Gli animali hanno bisogno di farmaci altamente mirati: medicinali ad hoc, autorizzati per specifica patologia e per ogni singola specie animale.
Che cosa sono le zoonosi?
Grandi grossi e vaccinati
Gli antibiotici "responsabili"
Mangimi
Il bestiame viene alimentato con mangimi o eventualmente con mangimi dedicati a cui possono essere aggiunti degli additivi. I mangimi sono sempre soggetti a rigidi controlli chimici.
Le parole sono importanti
Trasformazione
Alcuni alimenti ottenuti dagli animali sono trasformati e conservati per mezzo di trattamenti termici (cottura, affumicatura) e dell'aggiunta di additivi chimici.
Controllo qualità
Viene attuato un piano di controlli sui prodotti per valutare la carica batterica e individuare la presenza di eventuali patogeni e sostanze nocive.
Un sacco di controlli

Più sicuro, biosicuro!

Il mantenimento dello stato di benessere degli animali da allevamento e la tutela della salubrità degli alimenti di origine animale sono questioni prioritarie, anche alla  luce delle malattie potenzialmente trasmissibili da animale a uomo.
Il termine "biosicurezza" indica da un lato l'insieme delle misure che devono essere applicati per prevenire l'insorgere di malattie all'interno dell'allevamento e limitarne la diffusione; dall'altro le procedure operative da attivare per la gestione del rischio a livello aziendale.

IL VETERINARIO SI SDOPPIA IL VETERINARIO SI SDOPPIA

UN EFFICACE SISTEMA DI BIOSICUREZZA , IN GRADO DI COSTITUIRE UNA PRIMA, INDISPENSABILE BARRIERA AL PROLIFERARE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPIDEMICHE, SI FONDA SUL PRINCIPIO DI PREVENZIONE (RECEPITO DALLE LEGISLAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, DALL’INDUSTRIA DELLA SALUTE ANIMALE E DALLE ASSOCIAZIONI IMPEGNATE NELLA SUA DIFESA). IN QUESTO SISTEMA VETERINARIO ASSUME IL DOPPIO RUOLO DI MEDICO DEGLI ANIMALI E OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA.


REQUISITI STRUTTURALI

REQUISITI STRUTTURALI

GLI ALLEVAMNETI DEVONO GARANTIRE UN SISTEMA FUNZIONANTE ED EFFICACE DI BIOSICUREZZA E DI GESTIONE AZIENDALE, ATTRAVERSO:

  • IL MANTENIMENTO DI UN ALTO STATUS SANITARIO DELL’AMBIENTE E DELLE ATTREZZATURE UTILIZZATE GRAZIE A UN ACCURATO PROGRAMMA DI DISINFEZIONE, DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE;
  • LA STRETTA VIGILANZA SULLA CIRCOLAZIONE DEGLI AUTOMEZZI;
  • IL MINIMO ACCESSO AI VISITATORI;
  • IL RISPETTO DEL PERIODO DI QUARANTENA;
  • LO SMALTIMENTO DELLE CARCASSE E DEGLI SCARTI;
  • LA GESTIONE DELLE LETTIERE E DEI LIQUAMI;
  • IL MANTENIMENTO DI UN IGIENE MASSIMA DEGLI ALIMENTI E DELL’ACQUA PER GLI ANIMALI;
  • LA MESSA A PUNTO DI UN PIANO VACCINALE E DI CONTROLLO DEI PARASSITI CON IL VETERINARIO;
  • L’ADDESTRAMENTO DEGLI OPERATORI.

 

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"Prevention is better than cure"

L'Unione Europea ha sviluppato una nuova strategia per la salute degli animali eleggendo la prevenzione delle malattie quale elemento guida della  futura politica comunitaria. Gli altri capisaldi sono: la prescrizione veterinaria e la tracciabilità dei farmaci; la terapia antistress.

L’importanza della ricetta

l_importanza della ricetta

I medicamenti possono essere somministrati agli animali sotto varie forme sciolti nell’acqua, mescolati con i mangimi, per via parentale (per esempio attraverso intramuscolo, endovena, sondini).

I farmaci veterinari, dalla produzione alla autorizzazione e conseguente commercializzazione, sono sottoposti a severi controlli da parte della autorità competenti.

I mangimi sono prodotti in stabilimenti autorizzati e controllati nel rispetto delle norme vigenti, i prodotti per la cura degli animali possono essere utilizzati e somministrati soltanto a seguito di una diagnosi clinica e di una specifica prescrizione del medico veterinario (ricetta medico veterinaria, come disposto dalle leggi in vigore). È in fase di sviluppo un progetto per la ricetta elettronica anche per il settore della salute animale.

tracciabilità del farmaco

Tracciabilità del farmaco

L’Italia è stato il primo paese al mondo ad avere adottato il codice a barre bidimensionale (data matrix) per i farmaci veterinari. Si tratta di un importante traguardo, che contribuisce a rendere l’industria farmaceutica veterinaria un settore altamente innovativo e moderno.

Il codice può essere considerato il primo fondamentale passo verso la tracciabilità completa del farmaco veterinario. L’introduzione del codice è inoltre un efficace strumento di lotta alla contraffazione e soprattutto una garanzia di tutela della salute animale e quindi della sicurezza alimentare del consumatore. La completa tracciabilità del farmaco infatti permette una totale trasparenza di mercato e una tranquillità negli approvvigionamenti.

terapia stress free

Terapia stress free

La libertà da fattori stressanti è uno dei parametri su cui si insiste molto nelle nuove metodologie di allevamento intensivo. La pratica della somministrazione orale si inserisce virtuosamente in questo nuovo approccio: il farmaco è assunto spontaneamente durante l’abbeverata o l’alimentazione e risulta essere meno stressante e più efficace per gli animali già provati dalla malattia. Questo tipo di somministrazione rappresenta inoltre una garanzia di controllo delle zoonosi di origine alimentare (qualsiasi malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all’uomo, direttamente o indirettamente) e contribuisce in misura determinante al miglioramento della qualità su tutta la filiera.


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Tutto il tempo necessario

Lo sviluppo di una nuova molecola per animali è l'esito di ben dieci anni di lavoro, per un costo di investimento di parecchi milioni di euro. Dopo che ne è stata appurata l'utilità e sempre tenendo in considerazione gli effetti sulla salute del consumatore  e sull'ambiente, il farmaco veterinario si sviluppa grazie alla ricerca attraverso indagini e prove scientifiche sul campo, che ne valutano l'efficacia, la sicurezza, la qualità.

10 anni

10 anni sveglia

2 ANNI

Scoperta (2 anni)
Sviluppo delle ipotesi e prime ricerche. La nascita di un nuovo farmaco veterinario è determinata da fattori etici e socioeconomici che stanno alla base della ricerca scientifica.

3 ANNI

Sviluppo pre-clinico in laboratorio (3 anni)
Vengono effettuati i primi test in laboratorio e altre complesse indagini, volti a definire le caratteristiche del nuovo medicinale e ad assicurare standard qualitativi elevati. In questa fase sono inoltre testate la qualità del prodotto, la sicurezza e l’efficacia nelle specie animali di destinazione e l’innocuità del farmaco nei confronti degli operatori sanitari e dell’ambiente.

2-3 ANNI

Test sperimentali sul campo e documentazione (2-3 anni)
Viene testata la sicurezza e l’efficacia del farmaco sugli animali attraverso una serie di prove sul campo. L’efficacia del medicinale viene verificata in ogni specie di destinazione, per tutte le indicazioni terapeutiche e tutti i livelli posologici. Gli studi e le indagini svolte vengono poi raccolte in un unico dossier oggetto di valutazione da parte delle autorità competenti, che esprimeranno parere positivo o negativo riguardo all’ammissione del farmaco in commercio.

1-2ANNI

Registrazione (1-2 anni)
Il prodotto viene valutato dalle autorità competenti, che gli attribuiscono un numero di A.I.C. (autorizzazione all’immissione in commercio) ovvero la registrazione del medicinale presso le autorità di controllo (Ministero della Salute e Agenzia Europea dei Medicinali – EMA). Quindi, il medicinale a uso veterinario può essere immesso nel canale distributivo.

 

Produzione e commercializzazione 
I medici veterinari possono impiegare il farmaco nel trattamento delle patologie degli animali.

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Il farmaco veterinario

Il farmaco veterinario ha una sua identità e obiettivi molto specifici: il benessere degli animali, la salute dell'uomo sia come utilizzatore del prodotto sia come consumatore di prodotti di origine animale, la minimizzazione degli impatti negativi sull'ambiente. Già nelle fasi di sviluppo e produzione deve rispettare alcuni fondamentali requisiti: la qualità del prodotto, la sicurezza, l'efficacia e la tollerabilità.

Standard e norme di riferimento

Oggi tutti gli standard, le norma di buona fabbricazione (nfb) e in generale le normative di riferimento per la produzione industriale del farmaco nel settore veterinario e nel settore medico umano sono allineati.

 

Il farmaco veterinario è sottoposto a studi e test per la sicurezza, che riguardano:

  • l’animale che viene trattato;
  • l’operatore che utilizza i farmaci;
  • l’impatto ambientale;
  • il consumatore per esempio, il limite massimo di residui tollerati nei tessuti edibili provenienti da animali viene stabilito per determinare il periodo di attesa specifico per ogni medicinale immesso in commercio e fornire valori di riferimento per i controlli.

 

Gli studi di efficacia preclinica, che seguono le norme di GLP (good laboratory practices) e gli studi di efficacia clinica (ricerca e conferma della dose efficace) sono sottoposti a protocolli autorizzati e controllati e dalle autorità competenti.

il farmaco veterinario

Il settore veterinario è complesso: diverse sono le specie di destinazione, diverse le taglie. Le formulazioni devono necessariamente essere ad hoc e bisogna prevedere vie di somministrazione particolari. La necessità che tutte queste attività siano regolamentate e specifiche può avere un impatto sul costo dei medicinali. Per il comparto umano questo impatto si percepisce meno: infatti, spesso gli stati utilizzano sistemi nazionali che mitigano il costo effettivo dei farmaci.

 

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